martedì 31 luglio 2012

Avevamo un Patto

"ma ora spero non ti rivolga più la parola!"
"e invece la sento e mi ha invitato a cena!"
"veramente la giustizia, in questo mondo, non esiste proprio"
I miei amici mi reputano abbastanza fortunato con le donne. Compresa questa ultima avventura cominciata a casa di jack, con un invito a cena, in un McDonald, scoprendo solo a invito spedito, che la ragazza in questione è vegetariana. Non dissi niente, cercai piano piano di recuperare da quella figuraccia grazie al mio essere ruffiano. Spudoratamente ruffiano preciserei. E difatti ora mi trovo qui, in un isolato che non conosco,davanti alla porta di Sophie con delle borse piene zeppe di ciliegie per farmi perdonare. 
"idiota!"
Dalla finestra sopra di me Sophie mi saluta con un sorriso da nobel per la pace.
"sono ciliegie?"
"certo! Tutte per te. Le ho rubate questo pomeriggio, devono essere buonissime!"
"sei un ruffiano e idiota, scendo subito."
Io trovo stupendo il suono delle parole "scendo subito" pronunciate da una donna. Durante l'attesa, quelle parole mi girano e rigirano nel cranio, mentre di solito mi esce un sorriso da ebete, tanto che, la ragazza in questione ogni volta mi saluta con un "ma che c'hai?".
Questa volta invece il mio sorriso da ebete rimane bloccato sul tasto pausa dato che, dopo 10 interminabili minuti, ad aprire la porta non è Sophie, ma bensì un ragazzo alto dal fisico asciutto e che mi saluta con un "fossi in te me ne andrei". 
Di Sophie nessuna traccia.
 Da due settimane.
Nemmeno alla festa per il compleanno di Jack.